Nutrie... facciamo un po' di chiarezza...



Ispirandomi alla campagna LAV sulla nutria ecco qualche informazione oggettiva sulla nutria:

Ciao, sono la nutria, lo sai che:


- il mio vero nome è proprio NUTRIA (e non coypu come sostengono alcuni) ma mi chiamano/chiamavano anche castorino; se coypu va bene (è il nome comune in lingua inglese) allora potreste anche chimarmi "Biberratte" ( se piace il tedesco) o "ragondin" (in francese).

- non sono parente del ratto o del topo ma nemmeno appartengo alla famiglia dei castori. I miei parenti più stretti (Hystricomorpha) sono altri roditori come, ad esempio, l’istrice o il porcellino d’India.
- In Brasile, Argentina e Perù sono un animale da compagnia come lo può essere un capriolo per te. In Argentina sono una specie cacciabile con tanto di regolamentazioni previste sul commercio delle carni( sono un piatto tradizionale, ad esempio, nella provincia di Santa Fe).
- posso essere infettata da ceppi di Leptorspirosi (es. per il Veneto: gli studi dell’ “ Istituto zoo profilattico delle Venezie” o del “Consorzio di bonifica pedemontano Brenta”) favorendo la diffusione di questa malattia
- mi nutro prevalentemente di vegetazione acquatica ma, per lo meno al di fuori del mio areale nativo, posso cibarmi, in inverno, anche di molluschi d’acqua dolce. Per alimentarmi danneggio inoltre le colture di mais, soia, barbabietole, frumento ed altro. In ambienti naturali è assai forte il mio impatto sulla vegetazione palustre potendo causare la scomparsa di alcune specie (ninfea, canna di palude, ecc)
- la legge mi tutela perché il legislatore italiano non possiede basilari nozioni naturalistiche o di biologia o di ecologia, ignorando del tutto il significato di autoctono ed alloctono nonché il problema della conservazione degli ecosistemi e della perdita di biodiversità a livello locale e globale.