Gli animali, comunemente, cercano in ogni modo di ridurre le possibilità di farsi divorare dai predatori… ma non tutti. Esistono dei simpatici vermi piatti (tra la classe dei Trematodi) il cui scopo principale nella vita è farsi mangiare! Questo perché per completare il loro ciclo vitale, devono farsi “aiutare” da almeno un’ospite: questi vermi sono, infatti, parassiti (alcuni anche dell’uomo).
Leucochloridium paradoxum utilizza come ospiti sia gasteropodi (ospite intermedio) che uccelli (ospite definitivo). Da un piccolo uovo, ingerito da un’ignara chiocciola, se ne esce una larva che crescendo si trasforma in una sporocisti a forma di sacco. Le sporocisti sviluppano strutture rigonfie vivacemente colorate a bande (verdi, marroni e arancioni) che, pulsando, migrano fino ad invadere i tentacoli oculari della chiocciola. Inoltre la presenza del parassita nei tentacoli oculari riduce,probabilmente , le capacità visive del mollusco inducendolo ad abbandonare le sicure zone ombrose, per spostarsi invece in zone più illuminate ma più esposte ai predatori.
Le poco appariscenti chiocciole si trasformano così in “insegne lampeggianti ambulanti”: i tantacoli così modificati ricordano in qualche modo l'aspetto di un bruco. Gli uccelli ne vengono attirati e beccano i tentacoli ingerendo così anche le cellule infettive. Per le chiocciole le conseguenze sono minime perché saranno in grado di rigenerare i tentacoli oculari in poco tempo. Ma il parassita ha ottenuto ciò che voleva: essere mangiato. All’interno dell’intestino dell’uccello, Leucochloridium completerà il suo ciclo riproduttivo producendo alla fine piccole uova che, assieme agli escrementi, l’uccello stesso provvederà a diffondere. Amazing!
Per la serie se non vedo non credo ecco un bel video:
1 commento:
Fantastico davvero.
E' fantastico come dei parassiti modificano anche le abitudini dei loro ospiti.
Ragionando sul fatto scopro che più che evoluzione pare ID.
Se ipotizziamo che un parassita si riproduca già senza un ospite, diventa controproducente per esso aumentare il suo ciclo vitale di un ospite, in quanto renderebbe il passaggio tutto più complesso e con minor possibilità di prolificazione.
Ovviamente perchè ad ogni passaggio muoiono degli individui per pradazione, seleziona naturale, diversa capacità di sopravvivenza dovuta al DNA diverso per ogni individuo ecc..., quindi aumentare di un ospite, significa diminuire le proprie possibilità di sopravvivenza.
Ora rifletto sul vero vantaggio che può avere un animale nel mutare il proprio DNA tale da potersi adattare al nuovo ospite.
Considerando il fatto che esso non trae attualmente alcun vantaggio se non quello riproduttivo dal suo ospite secondario, mi vien da chiedere perchè subordinarsi ad un altro animale, quando esso già si riproduce al di fuori di esso.
Per quale motivo entrare in un ospite secondario e viverci dentro tale per poter sopravvivere?
Ci sono due soluzioni.
L'ospite si nutriva del parassita e quindi era nutriente, poi è mutato e divenuto parassita (ma a quel punto l'ospite non avrebbe dovuto più mangiarlo, perchè deleterio per lui) oppure il parassita aveva un vantaggio ad entrare dentro l'ospite (ma allora perchè esso non sviluppa per selezione naturale un qualcosa che impedisca al parassita di portarlo a morte?)
Questo vantaggio pare che non ci sia in quanto come detto prima, il parassita svolge solo mutazioni all'interno dell'ospite e non ci vive per sempre, cioè gli serve solo per cambiare e basta.
A che vantaggio?
Prima riusciva lo stesso a riprodursi, perchè adattarsi ad un qualcosa di nuovo se poteva adattarsi alla situazione precedente? Daltronde alla fine sempre fuori dall'ospite esce il parassita, quindi è illogico pensare che esso non si potesse essere adattato all'esterno.
Pare come se queste mutazioni, arrivino sempre a parare la vita degli individui quando meno te l'aspetti.
Ma che fortuna.
Inoltre la modificazione del comportamento di un animale ospite, mi fa riflettere molto sull'operato della selezione naturale.
Per aumentare la sua sopravvivenza (quella del parassita), questo muta il comportamento dell'ospite al fine di farlo predare, quindi si ipotizza che prima di poterlo fare, saranno passate X generazioni dove il parassita avrebbe potuto modificare il comportamento dell'ospite che invece pare ami altri posti.
Dunque precedentemente non era così vantaggioso l'intrufolarsi in un ospite che non poteva essere pradato perchè era più nascosto.
Che vantaggio ci sarebbe a doversi adattare ad una condizione inferiore rispetto a quella precedente?
Misteri della creazione.
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